LA GESTIONE DEL VERDE CONDOMINIALE: ASPETTI TECNICI E PROFILI LEGALI


di Luca Capodiferro (Coordinatore nazionale Centro studi giuridici Confabitare) e Andrea Tovaglieri (Consulente agronomico Confabitare)


Un giardino ben progettato e curato non è solo bello da vedere, ma valorizza anche lo stabile, sia esso un condominio o una villetta famigliare. Nel caso dei condominii, però, soprattutto se particolarmente signorili, il verde è un quid che conferisce un aspetto a volte unico, come la piscina o il campo da tennis, al punto da condizionare la scelta di chi sta valutando se comprare (o prendere in affitto) un appartamento. Ma un bel giardino non sono solo «rose e fiori», spesso, se mal gestito, possono diventare solo «spine». E dalle spine alle cause in tribunale molte volte il passo è davvero breve.

Ancora una volta a pagare sono solo i locatori!!!


SOSPENSIONE SFRATTI

 

 

A seguito dell’approvazione, da parte della Camera dei Deputati, dell’emendamento presentato dal Gruppo LEU, è stata introdotta la proroga dal 1° settembre al 31 dicembre 2020 dell’esecuzione degli sfratti. CONFABITARE - Associazione Proprietari Immobiliari - da sempre al fianco dei propri associati e, in generale, di chi possiede immobili, è estremamente preoccupata per questa scelta che, ancora una volta, scarica una parte del welfare sui proprietari che non sono né possono diventare i “servizi sociali” al posto dello Stato e dei Comuni e, cosa ancora più grave, finisce per legittimare i furbi che non pagano e restano per un tempo molto lungo dentro gli immobili (dei cui redditi i locatori, magari, hanno necessità per sopravvivere).

Boom di separazioni nel post emergenza: che fine fa la casa coniugale?

Boom di separazioni nel post emergenza: che fine fa la casa coniugale?


di Avv. Luca Capodiferro - Coordinatore nazionale Centro studi giuridici Confabitare


Tra i tanti problemi che il «lockdown» dovuto al Coronavirus ha causato, oltre a quelli economici, sembra esserci anche quello dell'aumento dei casi di separazione dei coniugi. Del resto si sa, l'eccessiva convivenza continuativa e forzata sotto lo stesso tetto non sempre porta gioie ma, in molti casi, parecchi dolori. Se saranno separazioni consensuali o meno lo vedremo nei prossimi mesi. Quello che, però, andrebbe visto da subito, forse anche prima di decidere di separarsi, è il problema dell'assegnazione della casa coniugale. Perché in realtà quello della casa in cui i coniugi andranno a vivere, a volerla dire tutta, è questione che andrebbe vista e, soprattutto, valutata prima di sposarsi. Ma quanti sono realmente così saggi e freddi da farlo?