LEGGE DI BILANCIO 2021
LEGGE FINANZIARIA 2020
PROPOSTE DI
EMENDAMENTO
PRESENTATE DA
CONFABITARE
Articolo 10 bis (Cedolare secca per le locazioni commerciali)
“Il canone relativo ai contratti di locazione stipulati ai sensi dell’art. 27 e seguenti della legge 27/07/1978 n° 392 in corso di validità alla data di pubblicazione della presente legge e per quelli sottoscritti dopo l’approvazione della stessa, per i quali le parti firmatarie abbiano raggiunto un specifico accordo finalizzato alla diminuzione, anche in via temporanea, del canone stesso con lo scopo di contenere gli effetti negativi che l’emergenza epidemiologica denominata “COVID-19” ha prodotto sulle attività commerciali, artigianali, professionali ed industriali può, in alternativa rispetto al regime ordinario vigente per la tassazione del reddito fondiario ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e delle persone giuridiche e dei soggetti individuali con Partita IVA, essere assoggettato al regime della cedolare secca, come introdotto per le locazioni ad uso abitativo dall’articolo 3 del Decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, con l’aliquota speciale unica del 10 per cento.
TERRAZZO CONDOIMINIALE
Feste sul terrazzo condominiale
Il protrarsi fino alla fine dell’autunno della bella stagione, ha portato – purtroppo anche per ragioni di cronaca nera (anche se, va detto, in quel caso la terrazza era privata)- all'attenzione dell’opinione pubblica un caso molto frequente, almeno stando al numero delle segnalazioni che giungono alle forze dell’ordine. Parliamo delle feste organizzate sulla terrazza condominiale.
EMERGENZA COVID E SPESE CONDOMINIALI
L’emergenza sanitaria non blocca
il pagamento delle rate condominiali
L’attuale emergenza sanitaria ha, tra i tanti problemi, fatto emergere quello delle spese condominiali non pagate da chi vi sarebbe tenuto. Ora, com’è noto tra i compiti dell’amministratore rientra anche quelle di riscuotere i contributi dai condomini e di provvedere alle spese occorrenti per la manutenzione ordinaria delle parti comuni dell’edificio e per l’erogazione dei servizi in favore di tutti i partecipanti al condominio. Tra quesii compiti c’è una sostanziale correlazione, nel senso che l’adempimento del primo condiziona di fatto quello del secondo: se il condomino non versa la propria quota di spesa, l’amministratore non può pagare i fornitori e il condominio rischia la paralisi.
AFFITTI CONCORDATI
Affitti concordati: il canone non può
eccedere i criteri stabiliti
dagli accordi territoriali
Nel caso di un contratto di locazione a canone concordato, la Cassazione ha stabilito che, se l’importo del canone convenuto dalle parti è superiore a quello determinato secondo i criteri stabiliti dagli accordi territoriali in vigore al momento della stipula, la proprietà può essere condannata dal giudice a restituire l'importo versato in eccedenza dal conduttore. Si tratta – questo – di un caso divenuto abbastanza frequente in questi ultimi tempi, dovuto in alcuni casi ad errori dettati da inesperienza, in molti casi da assoluta ignoranza della legge da parte di chi redige i contratti, in molti casi dall’essersi affidati a presunti esperti, che tali non sono.
ROAD TO ROMA - PRIMO RESOCONTO
3 - 4 SETTEMBRE 2020
ROAD TO ROMA - PRIMO RESOCONTO
Con questo video intendiamo fornire un primo resoconto dell'importante due giorni a Roma della delegazione di Confabitare Nazionale, cui ha partecipato anche l'Avv. Luca Capodiferro - Segretario Provinciale di Varese - nella sua qualità di Coordinatore Nazionale del Centro Studi Giuridici di Confabitare.
La delegazione ha incontrato:
- Segreteria Politica Nazionale del PD
- Segreteria politica e quella tecnica del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
Registro nazionale delle attestazioni dei contratti a canone concordato
Registro nazionale delle attestazioni dei contratti a canone concordato
In occasione dell’audizione tenutasi in questi giorni a Roma, presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (MIT), CONFABITARE NAZIONALE (presente anche l’Avv. Luca Capodiferro, Coordinatore Nazionale del Centro Studi Giuridici e Segretario Provinciale di Varese) ha chiesto l’istituzione di un “Registro nazionale (gestito dallo stesso MIT) che diventi un vero e proprio protocollo delle attestazioni rilasciate dalle Associazioni rappresentative della proprietà immobiliare e degli inquilini, come previsto dalla legge 431/98 e dal DM 1/2017.
“La corretta programmazione e gestione degli alberi nella proprietà individuale e condominiale”
Avv. Luca Capodiferro (Coordinatore nazionale Centro Studi Giuridici Confabitare)
Dott. Andrea Tovaglieri (Consulente agronomico Confabitare)
I mesi di «lockdown» hanno evidenziato, dal punto di vista della qualità della vita, la grande differenza fra vivere in un immobile (casa singola o complesso condominiale che sia) dotato di aree verdi fruibili piuttosto che in appartamenti privi di spazi aperti, anche di piccoli balconi. Ma se avere del verde può, in molti casi, essere considerato una fortuna, non dobbiamo mai dimenticare che il verde e, in modo particolare, le piante di media e grande altezza, non sono tutte uguali e richiedono sempre una corretta manutenzione. Altrimenti possono succedere le tragedie viste in queste settimane. E quando succedono si scopre poi, purtroppo, che in molti casi le piante sono rimaste prive di manutenzione per non spendere soldi o, peggio, una volta piantate, sono state del tutto abbandonate a loro stesse. Questo vale per la singola proprietà come per i condominii o per le aree verdi pubbliche. Quando una pianta cade, cade, non si preoccupa certo di farlo nell’una piuttosto che nell’altra.
LA GESTIONE DEL VERDE CONDOMINIALE: ASPETTI TECNICI E PROFILI LEGALI
di Luca Capodiferro (Coordinatore nazionale Centro studi giuridici Confabitare) e Andrea Tovaglieri (Consulente agronomico Confabitare)
Un giardino ben progettato e curato non è solo bello da vedere, ma valorizza anche lo stabile, sia esso un condominio o una villetta famigliare. Nel caso dei condominii, però, soprattutto se particolarmente signorili, il verde è un quid che conferisce un aspetto a volte unico, come la piscina o il campo da tennis, al punto da condizionare la scelta di chi sta valutando se comprare (o prendere in affitto) un appartamento. Ma un bel giardino non sono solo «rose e fiori», spesso, se mal gestito, possono diventare solo «spine». E dalle spine alle cause in tribunale molte volte il passo è davvero breve.
Ancora una volta a pagare sono solo i locatori!!!
SOSPENSIONE SFRATTI
A seguito dell’approvazione, da parte della Camera dei Deputati, dell’emendamento presentato dal Gruppo LEU, è stata introdotta la proroga dal 1° settembre al 31 dicembre 2020 dell’esecuzione degli sfratti. CONFABITARE - Associazione Proprietari Immobiliari - da sempre al fianco dei propri associati e, in generale, di chi possiede immobili, è estremamente preoccupata per questa scelta che, ancora una volta, scarica una parte del welfare sui proprietari che non sono né possono diventare i “servizi sociali” al posto dello Stato e dei Comuni e, cosa ancora più grave, finisce per legittimare i furbi che non pagano e restano per un tempo molto lungo dentro gli immobili (dei cui redditi i locatori, magari, hanno necessità per sopravvivere).
Boom di separazioni nel post emergenza: che fine fa la casa coniugale?
Boom di separazioni nel post emergenza: che fine fa la casa coniugale?
di Avv. Luca Capodiferro - Coordinatore nazionale Centro studi giuridici Confabitare
Tra i tanti problemi che il «lockdown» dovuto al Coronavirus ha causato, oltre a quelli economici, sembra esserci anche quello dell'aumento dei casi di separazione dei coniugi. Del resto si sa, l'eccessiva convivenza continuativa e forzata sotto lo stesso tetto non sempre porta gioie ma, in molti casi, parecchi dolori. Se saranno separazioni consensuali o meno lo vedremo nei prossimi mesi. Quello che, però, andrebbe visto da subito, forse anche prima di decidere di separarsi, è il problema dell'assegnazione della casa coniugale. Perché in realtà quello della casa in cui i coniugi andranno a vivere, a volerla dire tutta, è questione che andrebbe vista e, soprattutto, valutata prima di sposarsi. Ma quanti sono realmente così saggi e freddi da farlo?
Crisi da Covid -19: aumentano le morosità nel condominio
Crisi da Covid -19: aumentano le morosità nel condominio
L’analisi del Centro
Studi Confabitare
In questi mesi di crisi e di lockdown CONFABITARE della Provincia di Varese ha sempre garantito la reperibilità, attivando anche un sistema cloud per le comunicazioni d’emergenza e lo scambio di documenti. Ogni giorno qualcuno ha sempre risposto al telefono o alle mail inviate, garantendo ai nostri iscritti assistenza e consulenza proprio nel momento per loro più importante e difficile. E anche ora, in un momento ancor più complesso nel quale non tutti riescono ad essere al fianco della proprietà edilizia, noi ci siamo, tutti i giorni, come sempre!
Con aziende ferme, ristoranti, bar e negozi chiusi e migliaia di persone in cassa integrazione, per moltissime persone l’emergenza da Covid-19 ha reso difficile, se non impossibile, continuare a pagare regolarmente le spese condominiali, per cui sono aumentate le morosità per il pagamento delle rate. Con l’entrata in vigore, il 18 GIUGNO 2013, della nuova legge di riforma, l’amministratore di condominio è obbligato a rientrare dei mancati incassi emettendo un decreto ingiuntivo nei confronti dei condomini morosi, non appesantendo quindi di ulteriori spese gli altri condomini, come avveniva in precedenza. Infatti se la crisi attanaglia le famiglie e anche i commercianti, chi è in difficoltà prima di sospendere il pagamento dell’affitto, che comporterebbe il rischio di vedersi intimare uno sfratto per morosità, sospende il pagamento delle rate condominiali perché si corrono meno rischi. Però è anche vero che, come ben noto, in questi primi sei mesi dell’anno non è stato possibile effettuare le assemblee condominiali per l ’approvazione dei bilanci. Mettendo a confronto il primo semestre 2020 con lo stesso periodo del 2019 i dati confermano l’affermarsi di questo fenomeno in tutta Italia con ampie percentuali, come emerge da una accurata analisi effettuata da Confabitare – associazione proprietari immobiliari, che ha preso in esame l’andamento di questo fenomeno in tutti i capoluoghi di provincia in Italia.
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In testa alla classifica troviamo Bologna con un + 33,8 % poi Roma con + 33%, seguita da Napoli con + 32,7%, Torino +31,8 %, Milano + 30%, Catania + 29,6%,Firenze +28%, Genova + 26,5%, Cagliari + 24,8%, Palermo e Bari registrano rispettivamente un + 23,7% e un + 22,6%, a seguire Padova con + 21,3% e in fondo alla graduatoria Venezia un +19%.
Questi numeri dimostrano purtroppo l’ampio diffondersi di questo fenomeno, soprattutto laddove vi sia la quasi certezza di non poter subire azioni esecutive. E se, a volte, per qualcuno è “questione di sopravvivenza”, sono sempre di più i furbi che approfittano della situazione di crisi che, magari, nemmeno li ha toccati, per non pagare.
L’importo medio nazionale delle morosità è di euro 1250,00 a nucleo familiare.
La risposta delle Istituzioni? Silenzio.
Noi, invece, abbiamo attivato un protocollo operativo per affiancare i proprietari e gli amministratori di condominio ed aiutarli a superare nel migliore dei modi questo difficile momento.
CONFABITARE PROVINCIALE VARESE
Centro Studi