Registro nazionale delle attestazioni dei contratti a canone concordato
In occasione dell’audizione tenutasi in questi giorni a Roma, presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (MIT), CONFABITARE NAZIONALE (presente anche l’Avv. Luca Capodiferro, Coordinatore Nazionale del Centro Studi Giuridici e Segretario Provinciale di Varese) ha chiesto l’istituzione di un “Registro nazionale (gestito dallo stesso MIT) che diventi un vero e proprio protocollo delle attestazioni rilasciate dalle Associazioni rappresentative della proprietà immobiliare e degli inquilini, come previsto dalla legge 431/98 e dal DM 1/2017.
Secondo la legge, per ogni contratto a canone concordato (i c.d. 3+2) si deve produrre (anche ai fini delle agevolazioni fiscali nazionali e comunali) una specifica attestazione, che deve contenere una serie di dichiarazioni sui parametri relativi alla qualità e allo stato dell’immobile al fine di correttamente determinare il canone applicabile al singolo contratto. Tale attestazione la possono rilasciare SOLO le Organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative aderenti all’Accordo nazionale del 2016 e che abbiano sottoscritto – a livello provinciale – gli Accordi Territoriali locali.
Purtroppo, negli ultimi tempi si sta riscontrando un pericoloso fenomeno costituito sia dal proliferare di sigle sindacali (per lo più solo locali) sconosciute che attestano i contratti senza averne i requisiti, ma anche di casi di attestazioni contraffatte o con timbri e firme false. Si tratta di situazioni spesso gestite da spregiudicati presunti professionisti, che operano senza controlli e senza ben comprendere i rischi e la portata di queste asseverazioni, sia per loro che le producono, che per i proprietari che si trovano, indebitamente, a fruire di agevolazioni fiscali che a quel punto non gli spettano. Se poi si considera che i Comuni strutturati e le Agenzie delle Entrate stanno iniziando i controlli, risultano chiari i rischi che corrono i locatori, magari del tutto ignari della validità o meno di quello che gli viene consegnato da chi ha gestito il contratto di locazione.
Proprio al fine di evitare simili abusi, Confabitare collaborerà con il Ministero nella predisposizione del Registro e delle sue modalità di attivazione e adesione che, una volta istituito, dovrà contenere la tabella di calcolo del canone e il file di attestazione secondo i vari accordi territoriali stipulati nei singoli Comuni italiani. I Comuni e le Agenzie delle Entrate potranno scaricare l'attestazione con il calcolo e avranno la certezza che la firma del documento è valida e autorizzata dal Ministero delle Infrastrutture (anche mediante apposizione sulla singola attestazione di una qualche forma di “punzonatura” unica per ogni singola attestazione).
In questo modo si otterranno più risultati:
1. Lotta all’evasione, alle false attestazioni ed agli abusi di legge;
2. Possibilità per Comuni e Agenzie Entrate di effettuare specifiche verifiche così come controlli a campione;
3. Indagini statistiche, effettuate dal Ministero ma anche dalle università, relative alle locazioni agevolate
4. La garanzia per i locatori che la loro attestazione è valida sotto tutti i profili (civili, penali, fiscali)